Il restauro e la ricostruzione hanno riguardato l’intero complesso denominato “PalazzoPretatti-Loddi” parzialmente crollato dopo il sisma che ha colpito la città di L’Aquila, il 6 aprile 2009.

L’edificio ha una struttura complessa che risulta da successive aggregazioni, a partire dalla prima fabbrica risalente al XIV secolo. Vincolato dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, Palazzo Pretatti-Loddi è stato oggetto di una ricostruzione filologica basata su documenti e materiali archivistici.

Per le porzioni di edificio non interessate dai crolli, si è preferito avviare un restauro conservativo nel corso del quale la DeK ha operato in stretta collaborazione con i funzionari della Soprintendenza.

Particolare attenzione si è posta alle qualità delle tecniche di restauro per la sicurezza sismica, utilizzando materiali altamente performanti ed al contempo rispettosi del supporto storico sulla quale si andava ad operare.

Il lavoro di analisi e di indagine hanno consentito il rinvenimento di importanti opere che nel corso degli anni erano state coperte o nascoste; i lavori hanno riportato alla luce un loggiato su un cortile interno che era stato chiuso nel diciannovesimo secolo.

Elementi architettonici in pietra sono stati riscoperti e valorizzati.